CALO DEL DESIDERIO SESSUALE: CAUSE E RIMEDI
In questo articolo parliamo di
Cosa intendiamo per calo del desiderio?
Il calo del desiderio (o della libido) è una condizione piuttosto diffusa che riguarda sia gli uomini che le donne, può causare forte disagio e compromissione della vita relazionale e, a differenza di quanto si possa immaginare, può colpire anche coppie giovani.
Poiché molte persone nel corso della propria vita possono trovarsi a sperimentare una situazione simile, è però opportuno domandarsi: quand’è che si può considerare un vero e proprio disturbo?
Il Disturbo del Desiderio Sessuale viene definito tale quando la mancanza o significativa riduzione di desiderio è considerata eccessiva rispetto al normale suo abbassamento nel corso del ciclo di vita e alla durata della relazione e quando si protrae per almeno sei mesi; esso inoltre si manifesta con i seguenti sintomi:
- assente o ridotto interesse per l’attività sessuale;
- assenti o ridotti pensieri o fantasie erotiche;
- assente o ridotta iniziativa nel rapporto sessuale;
- assenza o riduzione del desiderio sessuale anche in risposta a possibili stimoli.
La disfunzione può essere situazionale o generalizzata a seconda che sia o no limitata a determinati tipi di stimolazione, situazioni o partner. Inoltre, può essere permanente se presente da quando l’individuo è diventato sessualmente attivo o acquisita se è iniziata dopo un periodo di funzionamento sessuale relativamente normale.
È utile sottolineare che il Disturbo del desiderio non va confuso con il Disturbo da Avversione Sessuale. Nel primo caso infatti il soggetto, pur presentando un assente o scarso interesse per l’attività sessuale, non rifiuta l’intimità come nel caso dell’avversione sessuale in cui l’individuo sperimenta una vera e propria fobia con evitamento della sessualità.
Come funziona la sessualità?
La sessualità è un aspetto fondamentale e complesso del comportamento umano e riguarda da un lato gli atti finalizzati alla riproduzione, dall’altro la ricerca del piacere, ma anche aspetti che riguardano l’unione e la socialità; in una relazione essa raggiunge livelli di intimità superiori, è frutto dell’incontro tra due persone, non solo dal punto di vista fisico, ma anche psicologico.
Il ciclo della risposta sessuale può essere suddiviso in quattro fasi: fase del desiderio; fase dell’eccitazione; fase dell’orgasmo; fase della risoluzione.
La fase del desiderio (che è appunto quella ad essere compromessa in questo disturbo) è caratterizzata da fantasie sessuali e dal desiderio di praticare attività sessuale e riflette le motivazioni e la personalità di un individuo. Per questo viene vissuta in modo diverso e unico in ogni persona.
Data la variabilità di fattori che intervengono, per il desiderio sessuale, più che per ogni altra fase, è difficile individuare criteri quantitativi di normalità universalmente validi; esso può dipendere per esempio da: caratteristiche individuali, livello di accordo all’interno della coppia, idee e informazioni possedute sulla sessualità, presenza o meno di ansia da prestazione. Inoltre, anche alcuni eventi come la nascita di un figlio o l’infedeltà del partner possono influire sull’intensità di desiderio sessuale percepita.
Quali possono essere le cause dell’abbassamento del desiderio sessuale?

Le cause del calo del desiderio possono essere molteplici. In alcuni casi potrebbe trattarsi semplicemente di una condizione momentanea e transitoria derivante da uno stile di vita stressante, da un periodo di affaticamento e debolezza o potrebbe essere uno stato legato ad alcune fasi della vita come il ciclo mestruale, la gravidanza o la menopausa; in altri casi può essere dovuto alla naturale tendenza, dopo anni di relazione, a vivere la sessualità in modo meno stimolante e fantasioso.
Tuttavia la diagnosi di Disturbo del desiderio sessuale viene emessa quando la condizione non può essere attribuita interamente a fattori organici o ad altro disturbo mentale. Per questo nella valutazione delle disfunzioni sessuali è necessaria un’attenta analisi anamnestica, una visita medica generale e l’esecuzione di esami di laboratorio per individuare o escludere eventuali cause mediche, come patologie neuroendocrine, diabete, malattie neurologiche, patologie degli organi riproduttivi ecc…. Oppure condizioni mediche secondarie all’impiego di sostanze di abuso o medicinali assunti per ragioni terapeutiche come terapie ormonali e antidepressivi.
Una volta esclusi tutti i fattori di natura organica e gli effetti collaterali di farmaci, le cause del disturbo andrebbero quindi ricercate a livello psicologico.
Per maggiore chiarezza può essere utile suddividerle in:
- Cause individuali: in questa categoria rientrano quegli aspetti psicologici disfunzionali che influenzano la persona a livello cognitivo ed emotivo. Tra i più importanti vi sono una scarsa autostima, un rapporto negativo con il proprio corpo, un’educazione repressiva, la paura eccessiva di contrarre malattie, l’ansia da prestazione, l’umore depresso, il timore di perdere il controllo, fobie sessuali specifiche, pensieri ossessivi di vario genere e la preoccupazione di invecchiare e quindi di non essere più attraenti.
- Cause relazionali: in questo livello rientrano le problematiche di coppia. Queste possono riguardare per esempio la mancanza di attrazione verso il partner, le scarse abilità sessuali, l’assuefazione e la poca varietà, le idee e i gusti divergenti sul modo di vivere la sessualità, i conflitti coniugali, una scarsa comunicazione, l’incapacità di fondere i sentimenti d’amore con il desiderio sessuale.
Tra le cause del calo del desiderio, inoltre, negli ultimi anni si sta facendo strada sempre più il cosiddetto tecnostress. Sembrerebbe infatti che molti uomini e donne non abbiano più stimoli sessuali nei confronti del partner a causa di un utilizzo smodato dei social e della tecnologia che spesso segue gli individui anche a letto.

Quali sono le differenze tra uomini e donne?
Sembrerebbe che un numero elevato di donne percepisca di avere un problema perché si confronta con standard tipicamente maschili di desiderio, per valutarsi. Ma bisogna considerare che l’interesse sessuale, la motivazione, l’eccitamento e il piacere vengono innescati e vissuti in modo diverso nei due sessi.

Sebbene vi siano diverse motivazioni per essere sessualmente interessate e disponibili, la maggior parte della motivazione sessuale consapevole femminile è legata a un desiderio di connessione emotiva piuttosto che alla pressione di sensazioni genitali o a pensieri e fantasie sessuali, questo soprattutto all’interno di relazioni durature. Invece, il desiderio sessuale appare molto più facilmente accessibile negli uomini e sembra essere associato molto di più rispetto alle donne a stimoli erotici visivi.
Inoltre, il ciclo di risposta sessuale nella donna tende a essere circolare e interattivo, cioè il desiderio e l’eccitamento vengono innescati reciprocamente. Per molte donne, l’eccitamento fisico sessuale precede le sensazioni consce di desiderio sessuale, mentre negli uomini è il desiderio a precedere l’eccitamento. Infatti, senza la spinta del desiderio sessuale, la maggior parte degli uomini ha difficoltà a raggiungere o mantenere un’erezione.
Quali sono i possibili rimedi?
Se trascurato, il Disturbo del desiderio può avere conseguenze sul rapporto di coppia, sulla propria psiche e più in generale sulla qualità della vita, pertanto bisognerebbe rivolgersi ad un esperto il prima possibile per indagare le cause del disturbo, valutare i fattori scatenanti e di mantenimento e mettere a punto un progetto terapeutico adeguato.
Esistono diversi percorsi in grado di favorire una risoluzione del problema. In particolare risultano essere efficaci le terapie di coppia e gli interventi di tipo cognitivo-comportamentale.
In una psicoterapia cognitivo-comportamentale il primo passo, dopo un’attenta fase di valutazione del problema, consiste nella psicoeducazione in cui si aumentano le conoscenze dei pazienti sull’anatomia sessuale, sul ciclo della risposta sessuale e sulle differenze fra maschi e femmine nel modo di vivere la sessualità.
È poi senz’altro utile lavorare sulla relazione di coppia abbassando la conflittualità; creando un clima caratterizzato dalla comunicazione, dall’assertività, dalla libertà di essere sé stessi; individuando i punti di forza e cosa stimola sessualmente la coppia; educando i partner al compromesso e al rispetto dei diritti dell’altro.
Un altro strumento utile di cui può avvalersi il terapeuta è quello delle tecniche di rilassamento e della mindfulness per ridurre l’ansia da performance e insegnare al paziente a concentrarsi sul momento presente.
Infine, per ottenere una risoluzione del problema più profonda e duratura, è importante lavorare e agire sui cosiddetti falsi miti, andando a sostituire cioè quei pensieri rigidi e disfunzionali che caratterizzano molti individui con disturbi sessuali con altri pensieri più realistici e utili a vivere la sessualità in modo più sereno.
Bibliografia
Basson, R. (2001). Human sex-response cycles. Journal of Sex &Marital Therapy, 27(1), 33-43.
Basson, R. (2002). A model of women’s sexual arousal. Journal of Sex &Marital Therapy, 28(1), 1-10.
Basson, R. (2002). Women’s sexual desire: Disordered or misunderstood?. Journal of Sex & Marital Therapy.
De Vanna M., Del Pup L., Carlino D., Principi di sessuologia clinica, SEU, 2011.
Dettore, D., Friedman, J. M., LoPiccolo, J., & Veglia, F. La depressione di Eros: eziologia e trattamento del basso desiderio sessuale, Angeli, 1990.
Dettore, D., Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale, McGraw-Hill, 2001.
Kaplan, H. S. (1977). Hypoactive sexual desire. Journal of sex & marital therapy, 3(1), 3-9.
Kaplan, H.S. Disorders of sexual desire, New York: Simon and Schuster, 1979
Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Quinta edizione, DSM-5. Raffaello Cortina Editore, Milano, 2014.
Masters, W. H., & Johnson, V. E. Human sexual response, 1966.
https://www.paginemediche.it/benessere/sesso-e-sessualita/calo-del-desiderio
https://www.topdoctors.it/dizionario-medico/calo-del-desi
Hai bisogno di un supporto? Contattaci per un colloquio gratuito!