BUON PRIMO GIORNO DI SCUOLA!
Di Elena Iannelli, Psicologa presso Centro Apice
Come ogni anno arriva puntuale “il primo giorno di scuola”; infatti, in questi giorni, moltissimi bambini e ragazzi si trovano a vivere o rivivere il loro ingresso nella scuola, un appuntamento decisamente carico di emozioni.
Che si tratti di un inserimento al nido, del primo giorno alle elementari o dell’anno con gli esami finali è un momento che può portare entusiasmo e aspettative così come ansie e timori. Può implicare un grande cambiamento degli assetti del sistema famiglia per quanto riguarda organizzazione e spazi, o può riattivare una routine già conosciuta. Ma ad ogni modo, si tratta di un momento importante della fase evolutiva di una famiglia in cui è bene poter considerare e riflettere non solo sugli aspetti pratici e concreti ma anche e soprattutto sull’aspetto emotivo che contraddistingue il momento.
Si perché dal punto di vista psicologico, sia per i figli che per i genitori, il primo giorno di scuola è il giorno del distacco e della separazione; soprattutto se i bambini sono piccoli, il momento dell’inizio della scuola prevede il distacco dalla vicinanza fisica e affettiva e di condivisione con la famiglia. Distacco che può portare emozioni di ansia, preoccupazione e insicurezza sia nei bambini che nei genitori; ecco quindi l’importanza della consapevolezza e della riflessione sui vissuti emotivi legati a questo evento.
Un certo livello di ansia da separazione è sano e fa parte del normale sviluppo dei bambini. Ad esempio, una prima forma di ansia da separazione si ha intorno ai 9 mesi di vita, quando il bambino è preoccupato della presenza di un estraneo. Successivamente possono poi sperimentare lievi preoccupazioni quando iniziano l’esplorazione del loro ambiente, tornando frequentemente vicino al genitore, alla ricerca di sicurezza. Tutto questo è normale e fondamentale per la crescita dei bambini; e non solo, possiamo dire che la fase del distacco è importante sia per loro che per i genitori, perché il bambino ha bisogno sì delle cure dei genitori, ma anche di iniziare a diventare più indipendente e autonomo e a socializzare con gli altri bambini; mentre il genitore ha bisogno di ritrovare dei propri spazi. E dunque l’ingresso a scuola diventa un banco di esperienze che servono per crescere, formare la propria autonomia, mettersi in gioco e confrontarsi con l’altro e con le novità al di fuori della protezione del contesto familiare; mentre per i genitori diventa la possibilità di ripensare ai propri spazi senza il bambino, tornare o continuare a lavorare e comprendere che il bambino può stare bene anche lontano da loro per un po’.
Ma è proprio il ruolo della famiglia ad essere fondamentale per accompagnare il bambino verso questo nuovo percorso.
E allora vediamo 10 pratiche utili ai bambini e ai genitori per affrontare questo momento con l’importanza e la serenità necessarie:
- per i genitori è importante mettersi in ascolto, empatizzare, comprendere e trasmettere tranquillità attraverso la propria presenza;
- è utile che il bambino venga preparato alla nuova routine: raccontategli che cosa accadrà quando arriverà a scuola e chi incontrerà, fategli visitare il luogo in cui andrà, raccontategli la vostra esperienza di bambini (se la ricordate!);
- preparate insieme il necessario: scegliete lo zainetto, cosa indossare, penne, quaderni ecc per far sì che il bambino si senta coinvolto e parte integrante del cambiamento;
- la posizione dei genitori è fondamentale: se da un lato è importante quello che direte (ad esempio per incoraggiare –Vai, andrà tutto bene-), dall’altro è essenziale l’ atteggiamento emotivo. I figli sono sensibili alla componente non verbale della comunicazione con i genitori, e quindi è bene essere consapevoli di cosa trasmettete quando si affronta il distacco;
- dedicate più spazio all’espressione dei sentimenti legati al momento e al confronto genitore-figlio invece di minimizzare o far finta;
- siate disponibili ad accogliere anche i sentimenti di ansia e timore del bambino e a parlarne per aiutarlo a percepirli come normali e non assurdi;
- è utile responsabilizzare e incoraggiare il bambino per ciò che la scuola gli chiederà ma è ancora più utile non fare della prestazione l’unico obiettivo (devi essere bravo, devi fare bene);
- incoraggiatelo a dare il meglio di sé e rimandategli l’importanza e la normalità di sbagliare;
- sostenete la sua curiosità verso quel nuovo mondo e le cose che potrà imparare;
- ricordarsi e ricordare che iniziare la scuola vuol dire crescere, dare il proprio meglio e rispettare le regole, ma che è ancora importante giocare e sognare!
Buon primo giorno di scuola a tutti!!!