Devo andare al lavoro: che stress!
di Enrico Pinna, psicologo
Quanti hanno avuto almeno una volta questo pensiero? Quanti svolgono un lavoro per cui si sentono in difficoltà o appesantiti?
Passiamo la maggior parte del nostro tempo in contesti lavorativi ed è quindi sempre più urgente la necessità di stare bene sul luogo di lavoro. Negli ultimi anni si è sempre più posta l’attenzione sul concetto di “stare bene” come sinonimo di qualità di vita, come opposto e contrario del malessere. Oggi il benessere non è più considerato equivalente di ricchezza o salute (benessere obiettivo) ma è maggiormente vicino all’idea di soddisfazione e di felicità (benessere soggettivo). Diventa quindi intuitivo che il luogo in cui la maggior parte di noi trascorre buona parte del proprio tempo possa essere un posto in cui stare a proprio agio. Ma da cosa può dipendere tutto questo?
Viviamo in un contesto sociale in continuo mutamento dove sta sempre più venendo meno la percezione di stabilità, di sicurezza e di controllo su ciò che ci accade. Pensiamo per esempio alle innovazioni tecnologiche degli ultimi anni, al mercato globale, alla crescente incertezza di professioni un tempo ritenute “sicure” e che adesso non lo sono più. Tutti elementi che, se non vengono gestiti adeguatamente, è molto facile che generino nelle persone un accumulo di stress nocivo con ricadute importanti sulla vita di ognuno. Appare sempre più importante perciò dotarsi di strumenti e strategie efficaci per affrontare le sfide e le difficoltà che il mondo del lavoro ci pone davanti. Da dove partire allora? Da noi!
Su molte cose che ci accadono non abbiamo un potere diretto di intervento, non le possiamo cambiare. Questo vale anche per molte situazioni lavorative. Penso per esempio a chi eroga prestazioni soggette a turnazione, alle condizioni fisiche di alcuni ambienti di lavoro, all’innovazione tecnologica e alla sempre più complessa rete di relazioni con cui dobbiamo fare i conti per poter lavorare. Quello che invece è in nostro potere fare è adattare e cambiare la nostra relazione e il nostro modo di affrontare questi elementi che, se gestiti in modo opportuno, diminuiscono il nostro stress e ci permettono di aumentare il nostro benessere.
In questo la psicologia, in particolare la psicologia del lavoro, può essere di grande aiuto. Le tecniche di comunicazione efficace, la gestione dei gruppi di lavoro, le strategie di controllo dello stress sono tutti elementi che possono aumentare la possibilità di sentirci sereni mentre lavoriamo. Essere consapevoli del fatto che spesso è il nostro pensiero ad influenzare il modo in cui reagiamo agli eventi è fondamentale per iniziare ad avere coscienza delle proprie condizioni emotive e poter esercitare una migliore gestione del proprio stress e, più in generale, della propria vita, compresa quella lavorativa. La conoscenza del meccanismo mentale che sta alla base delle emozioni costituisce infatti un potente strumento per il cambiamento dello stato emotivo delle persone. Inoltre imparare a chiedere, a capire chi ci sta di fronte, a comprendere cosa proviamo in certe situazioni e cosa ci provoca malessere sono tutti elementi che possono aiutarci. Infine apprendere a gestire relazioni complesse con livelli sempre più articolati di scambi sono elementi che, se gestiti in maniera efficace, possono essere usati da ognuno di noi attivamente per perfezionarsi e per costruire quel benessere di cui parlavamo all’inizio, anche mentre lavoriamo.