La Comunicazione
di Lucia Petruccelli, psicologa presso Centro Apice
La comunicazione al giorno d’oggi è diventata sempre più facile e veloce grazie ad internet e alle nuove tecnologie, ma proprio queste nuove forme di comunicazione ci espongono di più al rischio di essere fraintesi. Prendiamo ad esempio in considerazione i messaggi che inviamo su facebook o whatsapp: per far arrivare all’altro il nostro messaggio spesso dobbiamo usare le emoticons, che rappresentano, cosi come la punteggiatura, il tentativo di esprimere le emozioni, cioè l’aspetto non verbale della comunicazione laddove è assente l’interazione faccia a faccia. Diversi studi (Mehrabian, 1972) dimostrano che il non verbale influenza per il 93% la comunicazione, mentre solo il 7% è influenzato dalle parole. Spesso ci preoccupiamo di cosa dire e non di come dirlo, magari per invitare un amico a cena, e proprio per questo non ci tornano i conti nel relazionarci con gli altri. Come mai il mio invito non ha avuto successo? Quanto dipende dall’altro e quanto invece da me? È importante porsi questi interrogativi per stimolare la nostra responsabilità nella comunicazione. Se io sono consapevole del mio stile comunicativo, cioè della modalità di comunicazione che uso nella maggior parte delle situazioni di vita quotidiana, saprò anche l’effetto che produco nell’altra persona, dunque potrò realizzare una comunicazione “consapevole”. Se sono in grado di comunicare in modo consapevole non sarà difficile per me essere efficace e, quindi, raggiungere i miei obiettivi. Facciamo un esempio di comunicazione efficace (Giusti, 2006): Alberto riceve una richiesta dalla sua fidanzata di accompagnarla a lavoro. Risponde: “Mi dispiace ho un appuntamento di lavoro tra 20 minuti. Posso accompagnarti alla fermata dell’autobus, ma non ce la faccio ad accompagnarti fino al lavoro”. Nell’esempio vediamo che Alberto è attento e aperto verso i bisogni della fidanzata, senza però dimenticarsi dei propri.
Esistono 3 stili di comunicazione; facciamo un esempio per illustrarne le caratteristiche (Giusti, 2006):
Abbiamo preparato la cena per alcuni amici e stiamo aspettando che arrivino. Un’ora dopo arrivano. Le risposte possibili sono:
- “Dove diavolo siete stati? Il cibo è rovinato!”
- “Oh, non vi preoccupate, non importa. Entrate e sarete serviti”
- “Cosa è successo? State bene? Ero veramente stufa di aspettarvi. Vediamo se il cibo è ancora commestibile”.
La prima risposta è aggressiva, la seconda passiva, la terza assertiva.
Nella risposta aggressiva non esiste nessun riconoscimento dei problemi dell’altro. Importanti sono solo i suoi bisogni.
Nella risposta passiva non c’è alcuna considerazione di se stessi: i bisogni degli altri sono i più importanti.
Nella risposta assertiva si spiega la propria posizione e il conseguente modo di agire, suggerendo una soluzione costruttiva per il futuro. Vengono valutati di uguale importanza sia i propri bisogni che quelli dell’altro.
Abbiamo detto che l’aspetto non verbale della comunicazione è fondamentale per la relazione con l’altro; vediamo quindi quali sono le caratteristiche non verbali dei tre stili comunicativi.
Il passivo ha una postura chiusa, è ricurvo su se stesso, lo sguardo è diretto verso il basso, l’espressione del volto è assente, annoiata, il tono di voce è basso.
L’aggressivo ha una postura rigida, invade lo spazio dell’altro, lo sguardo è fisso ed inquisitore, l’espressione del volto è accigliata, il tono di voce alto e critico.
L’assertivo ha una postura aperta, lo sguardo va verso l’interlocutore, l’espressione del volto è aperta e interessata, il tono di voce è medio, adeguato a ciò che si sta dicendo.
La comunicazione non verbale e quella verbale posso essere congruenti o incongruenti tra di loro. La persona assertiva realizza una comunicazione congruente, riesce infatti a stabilire una connessione tra ciò che pensa, ciò che sente e ciò che afferma (Giusti, 2006). La comunicazione assertiva ci aiuta non solo a stare meglio con noi stessi, ma ci permette di vivere in maniera più armoniosa le relazioni quotidiane. Dunque, per il nostro benessere, è fondamentale impegnarci per riuscire a sviluppare questo tipo di comunicazione.
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